REPUBBLICA.IT E CORRIERE.IT
Repubblica ha modificato un sito di successo sposando una logica intuitiva e prettamente digitale: velocità e news in tempo reale, scrolling molto lungo, maggiore profondità della pagina. Punta sulla auto-costruzione della notizia, grazie a tecnologie che supportano più applicazioni, multimedialità e maggiore interattività dei testi, corredati da foto in gran quantità. Ha inoltre introdotto funzionalità a pagamento, quali la possibilità di sfogliare interamente il giornale. L’informazione locale è situata in alto, in modo che sia ben visibile e la navigazione appare sempre meno giornalistica, più volta a proporre servizi: grande quantità di icone pubblicitarie, spesso a cavallo di articoli, con l’intento di guadagnare nuovi spazi per attirare l’attenzione del lettore, tanto da non rendere ben chiara la distinzione tra pubblicità redazionale e advertising vera e propria. La Repubblica ha un andamento di scrittura orizzontale, che segue alla lettera la tecnologia, l’unica vera scienza capace di fare il mercato. Non a caso la possibilità di leggere il giornale tramite smartphone segue questa logica.
Il Corriere della Sera al contrario, mantiene un’impostazione più tradizionale ma dispendiosa in termine di tempi di lettura ed ha un andamento di scrittura verticale al contrario di Repubblica.it. Non prevede icone bensì percorsi, dunque risulta maggiormente didattico. Ha una barra di scorrimento più breve e semplice, immediata. La parte dedicata all’informazione locale è quasi celata e anche la multimedialità -video,blog,foto,lunghe gallerie di immagini - appare solo dopo aver scrollato una serie di notizie minori. L’articolo e l’interpretazione dei fatti sono esclusivamente un lavoro di collage, in cui il giornalista ha scarsa autonomia.