mercoledì 2 giugno 2010

Settima lezione 28 Maggio

Nella penultima lezione abbiamo parlato in modo approfondito della comunicazione politica, dei suoi aspetti peculiari, di alcuni personaggi chiave - De Gaulle, Sarkozy, Cameron, Bush e Obama - , che si sono serviti dei media per fare campagna elettorale e delle differenze comunicative tra centro-destra e centro-sinistra italiano.

Partendo dalla definizione di comunicazione politica possiamo dire che si tratta di un tipo di comunicazione mirata al consenso che interagisce con il giornalismo tradizionale. La comunicazione politica ha come obiettivo principale la soddisfazione del ricevente, che delega all'emittente il compito di rappresentarlo, servendosi del mandato elettorale.

A differenza della comunicazione di prodotto non è prettamente emozionale in quanto ha bisogno di molti intermediari e il suo vero scopo non è vendere un prodotto; per fare una buona comunicazione politica è necessario per un leader diffondere messaggi chiari, saper scrivere bene, parlare in modo comprensibile, essere costantemente informati ed esercitare un'ottima capacità di persuasione.

Il prof. Alfonso ha citato i casi Obama (discreto comunicatore, forse troppo ripetitivo ma efficace e soprattutti vincente nella diffusione dei suoi messaggi, ha vinto grazie anche ai web watchers e a tutta una serie di figure comunicative ben preparate che lo hanno affiancato), De Gaulle (abile ad utilizzare al meglio il mezzo televisivo, lui che era un militare), Bush senior e Bush figlio (bravi nell'utilizzare al meglio la rete) e Nicolas Sarkozy, capace di vincere attraverso la comunicazione mediale e di perdere (quasi sicuramente) allo stesso tempo per non aver saputo ripetersi durante il suo mandato.

In politica oltre ad essere leader occorre essere innovativi per essere vincenti. La prima cosa che manca in Italia e c'è negli Stati Uniti e in svariati paesi europei è l'organizzazione di base; nel nostro paese mancano sia le figure professionali specifiche (portavoce, spin doctor e staff di comunicazione), sia la mentalità di fare comunicazione su internet, sia la mancanza di veri e propri editori rimpiazzati da azionariati ( gruppo Repubblica-Espresso, Rcs, Caltagirone per fare alcuni esempi), sia per la dipendenza storica della comunicazione alla politica.

Gli spin doctor sono consiglieri strategici, i portavoce sono delegati rappresentativi dei messaggi dei leader, svolgono una funzione di filtro, gli staff di comunicazione sono gli uffici stampa che mantengono i rapporti con i mezzi di comunicazione. Gli Stati Uniti sono molto avanti rispetto a noi sul piano della professionalità e dell'organizzazione.

Il messaggio politico più che chiaro deve essere emozionale e posizionato durante tutto il giorno.

La lezione si è conclusa con la differenza tecnica tra la comunicazione del centro-destra e quella del centro-sinistra; la prima si rivela più vincente perché è più chiara, emozionale, identitaria, stratificata, positiva e codificabile. Un esempio è la Lega Nord che ottiene consensi attraverso l'utilizzo massiccio dell'espressione federalismo.

Con la rete spariscono le mediazioni e il cittadino può sentirsi più vicino al politico, ecco perché piano piano ci si sta rendendo conto di quanto sia importante internet in chiave politica.

Concludo citando due siti di informazione scomoda (sotto forma di blog) sul piano politico: drudgereport.com e huffingtonpost.com. Il primo è fuori dagli schemi ma si basa su notizie certe, (vedi scandalo Clinton-Lewinsky), il secondo finanziato dalla signora Huffington sfrutta una comunicazione media e battagliera nei confronti della politica (questo secondo aspetto in comune con il primo sito citato sopra). Particolarmente interessanti le frasi polemiche adottate.

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