lunedì 17 maggio 2010

La Storia di Google e ulteriori approfondimenti sui suoi lati oscuri

Google si presenta come un motore di ricerca per internet; oltre a catalogare e indicizzare il World Wide Web, si occupa anche di immagini, foto, newsgroup, notizie, mappe e video; delle pagine che indicizza, Google mantiene una copia cache.

Larry Page e Sergey Brin, allora studenti dell'Università di Stanford, dopo aver sviluppato la teoria secondo cui un motore di ricerca basato sull'analisi matematica delle relazioni tra siti web avrebbe prodotto risultati migliori rispetto alle tecniche empiriche usate precedentemente, fondarono l'azienda il 27 settembre 1998.

Convinti che le pagine citate con un maggior numero di link fossero le più importanti e meritevoli (Teoria delle Reti), decisero di approfondire la loro teoria all'interno dei loro studi e posero le basi per il loro motore di ricerca.[1] Il 7 maggio 2010 Google ha subito dei considerevoli aggiornamenti riguardanti l'aspetto grafico e l'aggiunta di miglioramenti e nuove funzioni. Viene definito l'aggiornamento più importante nella storia di Google

A causa della sua popolarità, nella lingua inglese è nato il verbo "to google", col significato di "fare una ricerca sul web"; con lo stesso significato, in tedesco è nato il verbo "googeln" e in Italia il verbo "googlare" (pron: guglare) o googolare (pron: gugolare, che recentemente si è imposta come versione autonoma, "gugolare"). Una particolarità di Google è quella che in determinate date il caratteristico logo cambia, proprio come se fosse un calendario, indicando l'avvenimento speciale accaduto quel determinato giorno.

L'etimologia del termine "Google" deriva da googol, termine coniato da Milton Sirotta (nipote del matematico statunitense Edward Kasner) nel 1938, per riferirsi al numero rappresentato da 1 seguito da 100 zeri.

L'uso della parola fatto da Google riflette la volontà della società di organizzare l'immensa quantità di informazioni disponibili sul Web. Il termine viene inoltre associato con un gioco di parole all'inglese goggles, binocolo, appunto perché il motore permette di "guardare da vicino" la rete.

Dal punto di vista dei server utilizza un parco macchine con più di 450.000 computer GNU/Linux per rispondere alle ricerche e catalogare il web. Grazie a questa enorme potenza di calcolo, Google è in grado di effettuare una ricerca su milioni di pagine Web in alcuni millisecondi.

La catalogazione è fatta dal programma spider Googlebot.

Sul piano dell'ottimizzazione è diventato uno dei motori di ricerca più popolari, molti webmaster hanno cominciato a seguire e cercare di spiegare i cambiamenti nel posizionamento (rank) del loro sito.

Un corretto posizionamento fra i risultati di Google può portare a ritorni economici elevati, soprattutto per i siti di e-commerce. La scelta di un consulente serio è spesso strategica per la sopravvivenza o il successo di un sito. Per questi motivi, Google ha pubblicato un insieme di linee guida per aiutare i proprietari di siti a capire come individuare i consulenti professionali e come evitare truffe e raggiri da parte di operatori scorretti.

LATI OSCURI

Google è stato criticato per via dei cookie a lungo termine che posiziona sul computer degli utenti; in ogni caso la maggior parte dei servizi di Google possono essere usati anche con i cookie disabilitati.

Il tentativo dichiarato da Google è di costruire un World Wide Web, di premiare i siti di qualità dando maggiore risalto nei primi risultati delle varie ricerche, di servire agli utenti per avere risposte soddisfacenti alle loro ricerche. Tuttavia spesso i motori di ricerca come Google svolgono anche una funzione commerciale, infatti varie aziende pagano un ranking fra i primi 10 risultati come una spesa pubblicitaria.

Spesso i motori di ricerca come Google svolgono anche una funzione commerciale, infatti varie aziende pagano un ranking fra i primi 10 risultati come una spesa pubblicitaria.

Il campo bianco di Google in cui digitiamo le parole chiave per le nostre ricerche è una porta stretta, un filtro niente affatto trasparente che controlla e indirizza l’accesso alle informazioni.

In quanto mediatore informazionale si fa strumento di gestione del sapere e si trova quindi in grado di esercitare un potere enorme.

Cosa si nasconde dietro il motore di ricerca più consultato al mondo? Quello che da molti era stato definito come il miglior mezzo per districarsi tra le maglie di Internet, pare celare molti segreti ai suoi utenti.

Si va dalla scansione delle e-mail del servizio Gmail, a proposte di indicizzazione ,che sembrano, in realtà, non dare tutte le risposte richieste dall’utente, fino a ipotesi di violazione della privacy collettiva.

In pochi conoscono il Supplemental Index che lo porta ad essere il dio incontrastato del web, colui che può decidere se un sito esiste o no.

Sarebbe (il condizionale è d’obbligo visto che Google continua a negarne l’esistenza) un filtro posto dal motore di ricerca nei confronti dei siti che abusano di linking, di duplicazione del contenuto o del link baiting.

È come se i nuovi siti, seppur interessati a raggiungere livelli di pageranking molto alti, dovessero invece superare un periodo di prova che premia la discrezione per poter entrare nelle grazie di Google.

Pur criticandolo continueremo comunque ad utilizzarlo per la facilità nel reperimento delle informazioni e per i suoi servizi a cui rimando direttamente dal sito.

Nessun commento:

Posta un commento